Centri Per L'impiego E Decreto Lavoro
Le novità introdotte dal “Decreto Lavoro” prevedono che I beneficiari delle misure di sostegno al reddito e di supporto alle politiche attive del lavoro, dovranno iscriversi a una nuova piattaforma digitale, SIISL, che deve essere predisposta con un Decreto ad hoc, ancora non emanato a poco meno di un mese dalla sua piena operabilità, garantita dai dipendenti dei centri per l’impiego, i quali non hanno ricevuto ancora alcuna formazione sull’utilizzo della piattaforma stessa.
Così come non è stato previsto un Piano di assunzioni straordinario che possa far fronte ai nuovi carichi di lavoro e ad una carenza cronica decennale di personale: confermato da Anpal e Corte dei conti con la prospettiva a fronte dei pensionamenti previsti nei prossimi 10 anni, si rende necessaria l’assunzione di 4275 dipendenti per pareggiare quantomeno l’organico. Per soddisfare il fabbisogno reale, alla luce delle nuove mansioni attribuite e per garantire la funzionalità e l’efficienza dei servizi, serve un incremento di personale pari alle 8300 unità di personale.
Lavoratrici e lavoratori di servizi pubblici essenziali che non sono messi nelle condizioni di erogare risposte e servizi adeguati ai cittadini, che in queste ore stanno protestando in molte Città d’Italia.
Situazione aggravata dalla volontà di accreditare soggetti privati per l’erogazione dei servizi al lavoro, configurando possibili conflitti di interesse e un rischio di autoreferenzialità molto alto.
Il preoccupante processo di privatizzazione in atto indebolisce i servizi pubblici essenziali e svilisce l’operato quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, minando l’efficienza e la qualità dei servizi resi in particolare ai cittadini più fragili ed in questo modo, ancora più svantaggiati.